Patek Philippe segna un nuovo primato

Ispirandosi a un orologio da tasca realizzato negli anni Settanta per il mercato americano, Patek Philippe ha realizzato per la prima volta su un modello da polso un calendario perpetuo con una modalità di visualizzazione del tutto nuova che raggruppa, in una grande finestrella al 12, le indicazioni digitali in linea di giorno della settimana, data e mese. È la Ref. 5236P-001, con cassa in platino da 41,3 millimetri di diametro e quadrante laccato blu con satinatura verticale e indici e lancette in oro bianco. Per garantire una leggibilità ottimale, mantenendo le visualizzazioni in linea più grandi possibile, è stato sviluppato un sistema con due dischi per la data, il primo per le decine e il secondo per le unità. Le indicazioni del calendario, di conseguenza, sono fornite tramite un totale di quattro dischi, uno per il giorno della settimana, uno per la data e uno per il mese, perfettamente allineati sullo stesso asse. Alle indicazioni del perpetuo si aggiungono quella per il ciclo degli anni bisestili e quella per il giorno/notte. La base di partenza del nuovo movimento, il calibro 31-260 PS QL, è quella del calibro 31-260 REG QA presentato nel 2011 nel Regolatore con Calendario Annuale Ref. 5235, un movimento automatico con piccoli secondi a ore 6 scelto per la sua architettura estremamente piatta che permette l’alloggiamento delle indicazioni in linea in un diametro e spessore ridotti. Nella nuova esecuzione, il movimento è stato interamente rielaborato: la coppia del bariletto è stata aumentata del 20%, il microrotore è in platino e non in oro a 22 carati, aumentandone il potere di carica, la frequenza è passata da 3,2 a 4 Hz per migliorare la stabilità di marcia e facilitare la regolazione rispetto alle tolleranze di precisione imposte dal Sigillo Patek Philippe. A questo si aggiunge il modulo addizionale del perpetuo, che è oggetto di tre brevetti. Come tutti i Patek Philippe in platino, un piccolo diamante è incastonato tra le anse al 6. L’orologio è in vendita a 115.055 euro. Per un approfondimento dettagliato rimandiamo all’articolo di copertina de L’Orologio 294, in edicola tra una settimana.

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