Tutti lo vogliono

Perché alcuni orologi sono introvabili? Perché tutti li desiderano? E perché si ritiene ingiusto che non ne vengano prodotti di più? Esistono risposte diverse a questi interrogativi, a seconda di chi le dia. In particolare, al terzo: perché, se c’è molta richiesta di un modello, la marca non ne produce semplicemente di più? La maggior parte delle persone che se lo domandano – protestando e spesso adducendo motivazioni illogiche – sono clienti e appassionati contrariati. Non collezionisti, perché questi ultimi le risposte alle domande di cui sopra le conoscono bene.

La desiderabilità di un pezzo sta, spesso, proprio nel fatto che è irreperibile. E diventa irreperibile nel momento in cui in tanti vogliono acquistarlo “perché va di moda”. Guidati dal desiderio di possedere ciò che tutti considerano un must, per uniformarsi, per mostrarsi con un oggetto di cui chiunque riconosca facilmente il valore, molti finiscono per sentirsi frustrati quando non riescono ad averlo. Dimenticando che l’orologio non è più un bene di consumo qualunque: è diventato un oggetto di lusso e in quanto tale risponde a leggi di mercato diverse.

Se ciò non bastasse, l’offerta orologiera in questo momento non è mai stata tanto ricca e varia. Oltre alle marche “mainstream” ne stanno emergendo altre, con prodotti molto interessanti, e di alternative ai più noti modelli sportivo-eleganti in acciaio se ne hanno di appetibili in diverse fasce di prezzo.

Ne elenco qualcuno a memoria e in ordine sparso, partendo da quello che è in assoluto il meno costoso: il Tissot PRX Powermaric 80, per passare al Frederique Constant Highlife (di cui è uscita recentemente la versione Worldtimer), al Laureato di Girard-Perregaux, allo Chopard Alpine Eagle e allo Streamliner di H. Moser & Cie. Ma ce ne sarebbero molti altri da includere in questo elenco, dal Bulgari Finissimo S all’Antarctic di Czapek & Cie. Basterebbe informarsi, anche appassionarsi, per arrivare a comprendere la qualità di orologi che sono – al pari di altri – destinati a durare nel tempo.

Dody Giussani

 

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