Bulova Spaceview Accutron 2020 – Come funziona davvero

Bulova Accutron Spaceview 2020
Bulova Accutron Spaceview 2020

In Italia stanno girando meravigliose leggende metropolitane sul funzionamento del nuovo Accutron Spaceview 2020. Tra cui quella che racconta della trasmissione di energia elettrostatica dal polso all’orologio… per induzione (!).
Insieme al collega Diego Tamone (Corriere della Sera, @now_no_ordinary_watches) abbiamo quindi deciso di fare chiarezza.
Facciamo una premessa. L’Accutron Spaceview 2020 ricorda la grafica dello Spaceview del 1960, primo orologio elettronico con oscillatore a diapason, ma è equipaggiato da un nuovo calibro brevettato da Bulova: il primo movimento per orologeria alimentato da generatori elettrostatici e mosso da motore elettrostatico.

 

Accutron Spacevews 2020
Rotore di carica

L’energia è creata dai movimenti del polso, grazie a un rotore centrale identico a quello presente nei movimenti meccanici a carica automatica (visibile nell’esploso del movimento in foto), pur trattandosi in questo caso di un orologio elettronico al quarzo.
Le rotazioni della massa oscillante, provocate quindi dai movimenti del polso, muovono due “turbine”, che altro non sono che due generatori elettrostatici. Questi ultimi, per generare energia elettrica, anziché la forza di attrazione e repulsione magnetica impiegano quella fra cariche elettrostatiche (uguali o opposte). L’energia sviluppata dai due generatori è immagazzinata in un accumulatore (probabilmente condensatori), sotto forma di differenza di potenziale che alimenta due motori: un normale motore elettromagnetico – i cui statore e bobina sono visibili sul quadrante come nel vecchio Accutron – per le lancette di ore e minuti, e un motore elettrostatico per la lancetta dei secondi, che si muove di moto continuo.
Sia i generatori sia il motore elettrostatico si possono vedere sul quadrante: le due piccole “turbine” dei generatori, in basso, ruotano velocemente, mentre il grande motore elettrostatico si muove con una rotazione molto più lenta.
Il moto delle lancette di ore e minuti e di quella dei secondi sono sincronizzati, anche se alimentati da 2 motori diversi, dal circuito integrato in cui è inserito l’oscillatore al quarzo. Il risultato è un orologio che offre una precisione di +/- 5 secondi al mese e che è il secondo al mondo con lancetta dei secondi che si muove di moto continuo, dopo – naturalmente – lo Springdrive di Seiko.

L’Accutron del 1960
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