Maurice Lacroix sposa la filosofia del Parkour

Maurice Lacroix sposa la filosofia del Parkour

Chi è David Belle? È un atleta francese che ha creato “Parkour”, una specialità di movimento a metà fra l’arte e una filosofia di vita che consiste nel superare gli ostacoli e oltrepassare i limiti per trovare la propria strada. Si tratta di un arte di movimento che ha come scopo lo sviluppo, allo stesso grado, di tutte le capacità umane: correre, saltare, afferrare, sospendersi e ogni movimento non viene eseguito come un fine in sé ma come reazione all’ambiente, senza mezzi ausiliari. Molti ricorderanno la partecipazione di Belle nel film “Banlieu 13” di Luc Besson del 2004, nel quale insieme ai suoi atleti eseguiva tutte le scene di azione e combattimento.

La stessa filosofia di superare i propri limiti trovando vie e soluzioni innovative è la stessa che ha mosso Maurice Lacroix nella realizzazione del Memoire 1, senza dubbio uno dei modelli più interessanti visti nei recenti Saloni primaverili. Questo straordinario cronografo presenta la prima funzione “memoria” utilizzata su di un orologio meccanico: azionando il pulsante integrato nella corona, la modalità (visualizzata sul quadrante alle 3) cambia da “Time” a “Chrono”. Il cambiamento fra le due modalità è possibile anche quando il cronografo è avviato, e questo senza che l’informazione di una delle due funzioni vada persa. È per questo che la Casa svizzera ha scelto di essere il nuovo partner ufficiale di David Belle e di Parkour. La presentazione ufficiale di Mémoire 1 è avvenuta il 2 aprile a Basilea. In occasione della serata di lancio David Belle e il suo team si sono esibiti per la prima volta per Maurice Lacroix. Philippe C. Merk, CEO di Maurice Lacroix, è soddisfatto di questa collaborazione: “Il Parkour è un’arte di spostamento dinamica, elegante ed estremamente precisa che veicola un messaggio forte. Anche Maurice Lacroix, per vocazione, supera gli ostacoli in maniera innovativa. E’ per questo che le performance di David Belle e del suo team riflettono perfettamente il lavoro che abbiamo fatto con Mémoire 1”.

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