“Del fenomeno Furlan Marri, Baltic, Ming, etc…”
Quello dei microbrand un fenomeno che seguiamo da alcuni anni, grazie alla rubrica dal titolo lapalissiano “Microbrand”, curata da Francesco Patti. Da tempo c’è grande fermento intorno agli orologiai indipendenti, ma anche attorno a nuovi produttori che, lavorando insieme a fornitori esterni (non solo svizzeri), offrono orologi con una personalità propria. Tra Furlan Marri, Baltic e Ming, personalmente trovo più accattivante Ming, poiché propone un design originale, mentre gli altri due ricalcano linee e quadranti anni ’40, ’50 e ’60. Tutti e tre sono comunque interessanti e vi invito ad andarli a scoprire.
“Le più grandi novità dell’anno”
A questa domanda abbiamo già risposto con il nostro Yearbook, in edicola, il quale offre una selezione di quelli che a nostro giudizio sono i pezzi più cool del 2021. Però, le sorprese non sono finite. Perché c’è almeno un altro lancio importante che arriverà a metà dicembre.
“Della questione che non si può e non si riesce più a comprare un Rolex dai rivenditori ufficiali. È legale?”
Non è legale acquistare beni di incerta provenienza. Invece, il fatto che i concessionari non abbiano disponibilità di prodotto non infrange nessuna legge. Il fenomeno della scarsa reperibilità riguarda diverse marche. Le motivazioni sono varie: è cresciuta la domanda, i brand hanno scelto di diventare più esclusivi, c’è difficoltà di approvvigionamento di materie prime. Per quanto riguarda le politiche commerciali dei negozi, le Case esercitano uno stretto controllo per cercare di evitare fenomeni di speculazione che vanno a danneggiare la loro immagine. Ma il negoziante, naturalmente, è un imprenditore e decide della propria merce regolarmente acquistata. Il fenomeno, d’altro canto, sta aiutando a far emergere nomi nuovi e questo non è un male per l’industria, anzi.
“Rivelazioni sul prossimo Watches and Wonders?”
Sarà una manifestazione in presenza e digital. Posso anticipare che il salone dal vivo, a Ginevra, purtroppo non sarà aperto al pubblico.
