Il tempo scientifico di Eberhard & Co.

Con il nuovo Scientigraf, Eberhard & Co ha riportato in vita un modello nato per equipaggiare gli scienziati di laboratorio nel 1961. Fedele stilisticamente all’originale, mantiene le caratteristiche di resistenza al magnetismo dell’epoca anche se dispone di una meccanica decisamente aggiornata grazie alla collaborazione con Sellita, il calibro automatico SW 300-1, con autonomia di carica di 42 ore. La versione utilizzata non è quella “standard”: è infatti da segnalare la presenza del dispositivo antiurto Incabloc e della spirale Nivatronic, cioè con saldatura di precisione al laser nel punto di ancoraggio alla virola, oltre alle finiture a perlage sui ponti e a côtes de Genève sul rotore. Anche il nuovo Scientigraf dispone di una gabbia interna in ferro dolce che abbraccia il movimento proteggendolo dalle influenze negative del magnetismo sulla precisione di marcia quando l’orologio attraversa campi magnetici di intensità fino a 900 Gauss. Rispetto ai dati di resistenza certificati oggi da Case come Omega e Tudor, queste specifiche sembrano scarse. Ma ricordiamo che difficilmente un orologio viene a contatto in maniera continuativa con magneti che producano un campo di 15.000 Gauss, corrispondente a quello generato da una risonanza magnetica. Ancora, analogamente al modello del 1961, l’orologio presenta un quadrante nero mat bombato (con indici a cifre arabe ai quarti e triangolari e lancetta delle ore triangolare), il logo a ore 6 e sul fondello la caratteristica immagine che caratterizzava l’originale. Per quanto riguarda l’allacciatura al polso, due sono le alternative: bracciale Chassis in acciaio (stesso materiale della cassa) a chiusura déployante o cinturino nero in cuoio idrorepellente con inserto grigio in cordura e fibbia ad ardiglione in acciaio. Un’ultima considerazione la riserviamo al prezzo, decisamente interessante: 2.180 euro per il modello con cinturino e 2.660 euro per quello con bracciale.

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