Maranello, terra di motori e… orologi!

Maranello, terra di motori e… orologi!

Un’idea originale è alla base del nuovo marchio Maranello. Pochissimi sanno, infatti, dell’esistenza di una società istituita dal comune emiliano per lo sfruttamento commerciale del nome e del simbolo della città di Maranello. E pochissimi sono coloro che ne hanno approfittato finora, limitandosi alla catena di Maranello Caffè e, da pochi mesi, all’ononimo marchio di orologeria.

Maurizio Mazzocchi, fautore del nuovo brand, ha un altro primato. È il primo costruttore svizzero a dichiarare l’impiego, su alcuni modelli della linea, di movimenti meccanici di produzione cinese (anche cronografi con ruota a colonne). Scelta che gli permette di coprire un range di prezzi molto interessante per il nostro mercato, a partire da poche centinaia di euro in su (i modelli di punta impiegano movimenti ETA; in particolare, l’ETA-Valjoux 7750 per i cronografi), per orologi rigorosamente meccanici dal design originale.

La prima collezione si chiama V8, proprio come uno dei più celebri motori utilizzati in Formula Uno. Cassa in acciaio e fibra di carbonio da 45 millimetri di diametro per il cronografo, con scala tachimetrica sulla lunetta, quadrante nero con indici applicati e contatori crono delle ore al 6 e dei minuti al 12. Il cinturino è in caucciù nero personalizzato con il logo Maranello in rosso. Più elegante il modello in acciaio con trattamento PVD nero e oro: un cronografo a tre contatori con quadrante nero. Entrambi i modelli in foto sono equipaggiati da movimento meccanico a carica automatica decorato con un esclusivo rotore che ricorda le razze di un volante vintage, hanno il fondello personalizzato con la scritta “City of Maranello” e sono impermeabili fino alla pressione di 10 atmosfere.

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