Un inizio d’anno “col botto”

Con la LVMH Watch Week 2022, si è conclusa l’ennesima manifestazione online di questi ultimi anni tormentati. Una formula a cui ormai siamo abituati, quella delle presentazioni Zoom, pur non abituandoci mai. Fortunatamente, molto presto potremo vedere dal vivo i nuovi orologi lanciati in modalità virtuale. Bulgari, Hublot, TAG Heuer e Zenith, infatti, hanno annunciato consegne rapide e presentazioni in presenza alla stampa, nei mercati locali. Mi domando se, allora, alcune idee che ci siamo fatti sugli orologi visti in video cambieranno o resteranno le stesse. Per ora, posso condividere le prime impressioni mie e della redazione de L’Orologio.

Interessante appare l’impegno tecnico e progettuale di Bulgari, che si è cimentata nello sviluppo un movimento completamente diverso dai precedenti: uno dei più piccoli calibri meccanici in circolazione, di appena 12,3 mm di diametro e 2,5 di spessore, destinato alle creazioni di alta gioielleria della Casa.

Hublot, TAG Heuer e Zenith sono state più generose nel lancio di nuovi modelli. Ma sono tre i pezzi che hanno attirato la nostra attenzione, accomunati dall’essere orologi sportivi eleganti con bracciale in metallo, perfettamente aderenti all’attuale trend di mercato.

Molto ben rifinito, per il suo posizionamento prezzo, è l’Aquaracer 200 di TAG Heuer. Ambizioso, per design ed equipaggiamento meccanico, è il Defy di Zenith, un orologio destinato a concorrere nella fascia più alta di mercato per questa tipologia. Controtendenza, infine, l’Hublot Integral Time Only. Perlomeno contro la tendenza della Casa a proporre orologi oversize, con i suoi “appena” 40 millimetri di diametro: molto apprezzato.

Non bastassero queste novità, arriva Audemars Piguet, con i festeggiamenti dei 50 anni del Royal Oak, che hanno rischiato di oscurare la Watch Week di LVMH.

Eppure, la notizia bomba di questa settimana è un’altra. Il gruppo Kering cede le marche Girard-Perregaux e Ulysse Nardin all’attuale management. Contro ogni previsione, due nomi di peso dell’alta orologeria tornano ad essere indipendenti.

Dody Giussani

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