Bulgari al GPHG 2019: intervista a Jean-Christophe Babin, Ceo della marca

Doppia consacrazione per Bulgari al Grand Prix d’Horlogerie de Genève 2019. La Maison infatti si è aggiudicata il premio nella categoria Cronografo con Octo Finissimo Chronograph GMT Automatic, con cui quest’anno ha ottenuto il suo quinto record mondiale: è il cronografo più sottile sul mercato, con soli 6,9 millimetri di spessore per la cassa e 3,3 per il movimento. Con il modello Serpenti Misteriosi Romani, invece, ha ottenuto la vittoria nella categoria Orologio Gioiello.
Una vittoria importante, di cui parliamo con il Ceo di Bulgari, Jean-Christophe Babin.

Questa è l’ennesima conferma, da parte della giuria di esperti del GPHG, dell’incredibile successo dell’Octo Finissimo e dell’eccezionale valore di questo progetto. A cosa è legata la sua emozione per questo premio?
È una grande emozione che si lega a tutta la saga Octo e poi al prodotto specifico, il Cronografo che è stato premiato. Sono tutti orologi straordinari. Dal primo Finissimo nel 2014 in soli 5 anni abbiamo sviluppato altri 4 movimenti abbastanza diversi l’uno dall’altro, tra complicazioni come il tourbillon (sia manuale che automatico, n.d.r.) e la ripetizione minuti e poi il solotempo. Lo sviluppo del Cronografo è stato un lavoro svolto in 2 anni, un tempo da record per un movimento totalmente nuovo. Perché rispetto agli altri Finissimo, la logica di costruzione è stata completamente diversa. Questa vittoria è un vero orgoglio per il team che ha lavorato al progetto, frutto di un grande lavoro sia in termini tecnici che di design. Octo Finissimo Chronograph GMT Automatic è infatti un orologio equilibrato nelle proporzioni, tra il diametro e lo spessore, e rappresenta anche un modo per entrare nel mercato dei cronografi, dove finora eravamo stati abbastanza assenti, se non attraverso Velocissimo.

Una vittoria che si unisce anche al premio come migliore Orologio Gioiello, che rappresenta un grande savoir-faire di lunga tradizione…
La soddisfazione è proprio quella di avere vinto entrambi i premi nello stesso anno. Perché da una parte c’è Serpenti Misteriosi Romani che incarna il dna di Bulgari nella sua massima espressione di gioielliere. È un secret watch, una delle firme di Bulgari nell’orologeria degli anni ’40, è un Serpenti e poi ha un design audace con l’incastonatura di pietre preziose eccezionali. Dall’altra invece c’é Octo Finissimo, che rappresenta il lato contemporaneo e futuristico dell’alta orologeria e ribadisce l’essenza di Bulgari non solo negli orologi gioiello ma anche nell’orologeria manifatturiera di primo piano. Essere premiati nelle due categorie è la riprova di una complementarietà perfetta di entrambe le anime di Bulgari.

Avete partecipato a numerose edizioni del GPHG da quando lei è a capo dell’azienda. Perché questo premio è così importante per lei?
Innanzitutto perché crea una fortissima motivazione per stimolare le energie creative. Se partecipi lo fai perché vuoi vincere e se vuoi vincere devi sviluppare delle belle idee nuove. E poi, vincere un premio prestigioso come questo, conferito da un ente esterno, aggiunge all’orologio una legittimità ancora più importante.

Ritiene che la formula del GPHG sia sempre valida oppure suggerisce dei cambiamenti?
Penso che quest’anno ci sia stato un certo equilibrio tra marchi con già una storia alle spalle e marchi emergenti con idee interessanti. Forse ci sono un po’ troppe categorie, ma lo dico più come pubblico che come operatore del settore. Non so se sia il caso di tornare a una decina di categorie come è stato nei primi dieci anni del GPHG, più semplici da capire per tutti. Però è anche vero che più ci sono premi più hai possibilità di vincere. Magari se ci fossero una decina di premi di prodotto e un paio dedicati alle persone dell’orologeria con percorsi eccezionali, forse il formato sarebbe più semplice e ci sarebbe un po’ più di selezione sugli orologi. Perché alcuni non sono delle vere novità, ma presentano solo piccoli cambiamenti, come il colore di un quadrante. L’orologio invece deve essere nuovo o offrire delle novità. Non posso ad esempio vincere un anno con Diva in madreperla bianca e l’anno dopo presentarmi con Diva con la madreperla rosa.

Che significato attribuisce alla vittoria?
Quello di essere riconosciuti come marchio orologiero al 100% non solo nel campo degli orologi gioiello. Con un’eccellenza interna tecnicamente completa, che passa dal solotempo al Grand Sonnerie, che siamo tra i pochissimi a saper fare internamente in manifattura. Siamo una marca svizzera di orologi con un design italiano.

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