È tornato il Ranger, l’essenziale orologio di Tudor pensato per l’avventura. Già riproposto nel 2014, torna in catalogo con questa nuova versione che celebra i 70 anni della Spedizione scientifica britannica in Groenlandia. Anche Tudor, come Rolex, si lega infatti al mondo dell’esplorazione: nel 1952 partecipava con i suoi orologi alla importante missione di due anni che aveva lo scopo di studiare la calotta glaciale.
Il nuovo Ranger, che si ispira agli Oyster Prince indossati dai membri della storica spedizione (anche se questi non riportavano ancora il nome Ranger sul quadrante), porta avanti la tradizione dell’orologio da esplorazione: essenziale, senza nessuna funzione aggiuntiva, pensato per resistere alla maggior parte delle condizioni.
Rispetto alla riedizione del 2014 (41 mm) non più in produzione, si offre con una cassa in acciaio da 39 mm, interamente satinata per dare quell’effetto opaco tipico dei tool watch. Il quadrante riprende lo stile originale del Ranger, con i numeri arabi ai quarti. A dargli un’aura retrò sono gli indici dipinti con rivestimento fosforescente di colore beige, in netto contrasto con il nero opaco grené del fondo.
Anche le lancette sono in linea con un look vintage: a freccia quelle delle ore a bastone quella dei minuti. Cambia invece per la sfera dei secondi, ora con punta bordeaux. L’impermeabilità è pari a 100 metri.La modernità di questo modello sta negli elementi tecnici di nuova generazione. Innanzitutto il calibro di manifattura MT5402, certificato Cosc, con spirale del bilanciere in silicio e un’autonomia di carica di 70 ore. Ma anche nella chiusura con sistema Tudor “T fit” per la regolazione rapida della lunghezza del bracciale (fino a 8 mm). La Casa lo propone anche con cinturino in tessuto jacquard dell’azienda Julien Faure, con fibbia ad ardiglione, oppure in caucciù naturale e cuoio nero testurizzato effetto tessuto, con impunture beige e chiusura pieghevole.
Prezzi: 2.900 euro con bracciale; 2.600 euro con cinturino.